Instructional design: la guida completa ad una formazione aziendale efficace

Secondo uno studio del 2021, il 50% dei dipendenti completa i training aziendali senza prestare attenzione per mancanza di interesse. Per questo i risultati delle attività di formazione aziendale sono spesso molto inferiori alle attese.  

Infatti non basta avere il miglior materiale didattico: è fondamentale creare un’esperienza di apprendimento funzionale ed accattivante, possibilmente su misura per ciascun dipendente. Insomma le aziende devono saper progettare soluzioni di apprendimento valide e coinvolgenti

Ecco perchè oggi è estremamente rilevante la disciplina dell’Instructional Design.

In cosa consiste però nello specifico la progettazione della formazione? Quali sono i principi base di questa materia? E come si possono applicare nella formazione aziendale, soprattutto?


Noi di WhoTeach, che forniamo consulenza sulla formazione aziendale e realizziamo soluzioni innovative per l’e-learning, in questo articolo ti aiuteremo a capire cos’è l’instructional design e come puoi utilizzarlo per migliorare la formazione nella tua azienda. Partiamo!

Cos’è (e cosa non è) l’Instructional Design

Immagina di essere un turista e trovarti in viaggio in una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali da visitare. Hai organizzato tutto da solo: hai prenotato l’alloggio, comprato una guida turistica e fatto ricerche online sui luoghi da visitare. Una volta arrivato, il programma di viaggio non è così facile da seguire come sembrava dalla mappa, passi ore in coda nei posti troppo affollati e sei costretto a saltare tappe affascinanti perché non ne eri a conoscenza in anticipo.

Ora, immagina invece di avere al tuo fianco una guida turistica esperta, che conosce ogni angolo della città e che costruisce un programma di viaggio completo e fatto su misura per i tuoi interessi e per il tempo a disposizione. Grazie alla sua esperienza, il viaggio diventa un’esperienza indimenticabile, senza stress e piena di scoperte sorprendenti.

L’Instructional Designer è come quella guida turistica esperta. L’Instructional Designer (abbreviato con “ID”) è quella figura professionale specializzata nella progettazione di materiali didattici efficaci e coinvolgenti. Per fare ciò sfrutta strategie educative stimolanti basate sulla conoscenza dei processi di apprendimento umani.

Specificamente, due sono gli approcci più accreditati dagli esperti: 

  • approccio comportamentale, secondo il quale l’apprendimento umano è frutto dell’esperienza concreta. Questa teoria prevede che gli studenti mettano in pratica il materiale formativo, ad esempio con applicazioni concrete e simulazioni.
  • approccio cognitivo, che sostiene la formazione sia dovuta ad una elaborazione mentale e che il cervello sia in grado di ricordare anche senza applicare la conoscenza immediatamente. Un po’ come suggerisce il detto “impara l’arte e mettila da parte”. 

Un instructional designer sa creare il giusto equilibrio tra queste due tecniche e progetta materiali didattici per soddisfare le esigenze di apprendimento di ogni studente. 

Ad esempio, quando programma un corso per la sicurezza sul lavoro, l’esperto potrebbe includere sia sessioni teoriche frontali con esperti che spiegano le tecniche per evitare infortuni, sia sessioni pratiche per esercitarsi con l’uso dei macchinari. 

Proprio come una guida turistica conosce tutte le scorciatoie e i migliori luoghi da visitare, un Instructional Designer conosce ogni aspetto della formazione, specialmente quella aziendale, e sa come pianificare un corso efficace e coinvolgente.

I 3 step verso un apprendimento efficace

La progettazione dei contenuti didattici garantisce l’efficacia del programma di formazione e prepara gli utenti alle sfide del mercato. 

Ma come si costruisce un corso? Come fa un Instructional Designer a progettare un percorso fatto su misura per ogni cliente? 

Secondo i principi dell’ID, prima di costruire un corso sono necessari tre passaggi per analizzare il cliente e le sue necessità:

  1. Analisi dei bisogni

Questa fase serve per comprendere quali bisogni deve soddisfare il corso, l’entità del cambiamento richiesto, chi deve cambiare, e molte altre. Lo scopo è raccogliere  dati che aiutino l’Instructional Designer a trovare una soluzione formativa efficiente. 

  1. Analisi del materiale formativo

Il secondo passaggio serve a valutare il materiale pre-esistente e i risultati sulla performance dei dipendenti. Durante questo step si identificano quali competenze pratiche devono essere insegnate, quali conoscenze sono più rilevanti e quali sono più efficaci per fornire una formazione completa.

  1. Analisi dello studente

L’ultima fase consiste nel verificare che il materiale sia adatto alle caratteristiche degli studenti, come il background individuale, le competenze di base e la  cultura lavorativa. Senza questo  passaggio si rischia di fornire del materiale inadatto ai singoli studenti. Ad esempio, una multinazionale che vuole migliorare le skill di leadership di tutti i suoi dipendenti si scontrerà con una cultura lavorativa differente negli USA o in Giappone.

Ognuno di questi step è necessario per capire come progettare un corso efficace, sfruttare al massimo le risorse a disposizione e soddisfare le esigenze individuali degli studenti.

Strumenti e tecniche dell’Instructional Design

Le lezioni frontali sono da sempre il metodo più utilizzato negli istituti didattici in Italia, ma ad oggi forse non il più efficace, soprattutto nel contesto della formazione aziendale. 

Infatti, il 90% dei dipendenti preferisce l’apprendimento tramite dispositivi tecnologici, secondo uno studio del 2021 condotto dal Lorman Team. 

Tener conto di questa preferenza può aumentare notevolmente l’efficacia dei corsi formativi, quindi è importante capire quali strumenti tecnologici possono supportare la didattica. Vediamone alcuni insieme.

Software per creare contenuti didattici

Anche chiamati “strumenti di authoring”, sono piattaforme che facilitano la creazione di materiali educativi, come corsi, contenuti testuali, visivi e audio personalizzati.

I più conosciuti sono:

  • Adobe Captivate, utilizzato per creare contenuti di e-learning interattivi, come simulazioni, quiz e video tutorial.
  • Articulate Storyline, popolare perché ha un’interfaccia intuitiva e consente di sviluppare corsi interattivi con scenari ramificati e quiz personalizzati.
  • iSpring Suite, un plugin integrabile con PowerPoint che trasforma le presentazioni in corsi e-learning interattivi con quiz e attività.

Piattaforme di Learning Management System (LMS)

Le LMS sono piattaforme progettate per gestire, distribuire e monitorare contenuti e attività educative. Degli esempi noti sono: 

  • Moodle, piattaforma open-source che permette la gestione e la distribuzione di corsi online.
  • Blackboard, software che offre funzionalità avanzate per la gestione del processo di apprendimento, inclusi strumenti di valutazione e comunicazione.
  • WhoTeach, la nostra piattaforma di Digital Learning per istituti di formazione e aziende, che sfrutta l’Intelligenza artificiale per creare, modificare, inserire e erogare corsi di alta qualità in qualsiasi formato.

Strumenti di Collaborazione e Comunicazione

Collaborare in tempo reale, condividere idee, fare revisioni e risolvere problemi rapidamente è fondamentale per facilitare la creazione di contenuti didattici.

In nostro aiuto arrivano le piattaforme comunemente usate per semplificare la comunicazione aziendale. Tra queste: 

  • Microsoft Teams
  • Google Workspace, che fornisce numerosi strumenti come Classroom, Google Docs e Google Slides per la creazione collaborativa di materiali didattici
  • Zoom, piattaforma principalmente utilizzata per videoconferenze, ottimale per webinar e sessioni di formazione

Insomma, utilizzare gli strumenti giusti permette di sviluppare programmi formativi che rispondono alle esigenze degli studenti. Per questo, noi di WhoTeach abbiamo deciso di dar vita alla nostra piattaforma di e-learning e fornire consulenza sui processi di formazione aziendale. 

Una volta compreso come sfruttare design e psicologia per rendere più facile l’apprendimento, e quali strumenti possono essere utilizzati per costruire da zero un percorso formativo, non resta che strutturare il materiale didattico. 

Da dove partire? 

Uno specialista dell’Instructional Design può decidere di applicare uno dei modelli di base o costruire un percorso su misura in base alle esigenze di ciascuna azienda.

Esistono alcuni framework metodologici, sviluppati da esperti dell’ID, che servono a guidare la progettazione e lo sviluppo di esperienze educative complete ed efficaci. 

Noi di WhoTeach abbiamo creato per te una panoramica dei modelli più famosi. Continua a leggere per scoprirli tutti!

Modello ADDIE

Il modello ADDIE è uno dei framework più conosciuti e ampiamente utilizzati nell’Instructional Design. Il nome ADDIE è un acronimo che sta per le 5 fasi del processo di creazione di un corso:

  1. Analisi: Identificazione dei bisogni formativi, degli obiettivi di apprendimento e del pubblico target.
  1. Progettazione: Pianificazione dei contenuti, delle strategie didattiche, delle attività e delle valutazioni.
  1. Sviluppo: Creazione dei materiali didattici e delle risorse educative.
  1. Implementazione: Erogazione del corso agli studenti.
  1. Valutazione: Misurazione dell’efficacia del corso e raccolta di feedback per miglioramenti futuri.

Il modello si sviluppa secondo una logica lineare e le fasi risultano concatenate, per garantire la completezza del processo formativo. 

Modello SAM

Il modello SAM (Successive Approximation Model) è un approccio iterativo e flessibile, utile quando è necessario adattare la formazione ai continui cambiamenti del mercato. I passaggi base sono:

  1. Preparazione: raccolta delle informazioni iniziali e definizione degli obiettivi.
  2. Iterazione 1: creazione di un prototipo iniziale e raccolta di feedback.
  3. Iterazione 2: miglioramento del prototipo basato sui feedback ricevuti.
  4. Iterazione 3: ulteriori miglioramenti e finalizzazione del progetto.

I corsi strutturati seguendo il modello SAM possono essere aggiornati potenzialmente all’infinito.

Modello Gagne’s Nine Events of Instruction

Il modello di Gagne si propone come modello per massimizzare l’efficacia dei corsi. È strutturato in nove “eventi didattici”: 

  1. Guadagnare l’attenzione, presentare il problema catturando l’interesse degli studenti con video, casi di studio e storyline accattivanti.
  2. Informare gli obiettivi, comunicare gli obiettivi di apprendimento in maniera chiara per coinvolgere gli studenti. 
  3. Richiamare conoscenze pregresse, collegare i nuovi contenuti alle conoscenze pre-esistenti.
  4. Presentare il contenuto, fornire le informazioni nuove.
  5. Guidare l’apprendimento e offrire indicazioni e suggerimenti.
  6. Elicitare le performance: chiedere agli studenti di applicare ciò che hanno imparato.
  7. Fornire feedback: dare riscontri sulle performance degli studenti.
  8. Valutare la performance, misurare i progressi degli studenti.
  9. Promuovere la ritenzione e il trasferimento: aiutare gli studenti a ricordare e applicare le conoscenze in contesti nuovi.

Implementare questi nove eventi permette di creare un ambiente di apprendimento strutturato che facilita la comprensione, la pratica e la memorizzazione dei contenuti da parte degli studenti.

Il modello di instructional design più adatto dipende da vari fattori, tra cui il tipo di contenuto, il pubblico target e gli obiettivi specifici del corso. Ognuno offre un approccio unico alla progettazione didattica, ma tutti mirano a creare esperienze didattiche efficaci e coinvolgenti.

Uno specialista dell’Instructional Design può decidere di applicare uno dei frameworks di base o costruire un percorso su misura in base alle esigenze delle aziende.


Instructional Design nel Corporate Training: la chiave per una formazione aziendale di successo

Gli strumenti digitali permettono di creare materiali didattici di qualunque tipo con pochi click, ma l’alta qualità dei corsi non è sempre garantita. Tra i tanti campi di applicazione, uno dei contesti in cui è più difficile fornire una formazione di alta qualità è il corporate training. 

Per questo la figura dell’Instructional Designer si rivela fondamentale.

Ma come può questo esperto aiutare la tua azienda? Quali sono i benefici di una formazione aziendale efficace? 

  1. Formazione di alta qualità

Il design didattico personalizzato garantisce che la didattica sia curata in ogni aspetto, e che gli elementi importanti per i tuoi dipendenti non siano tralasciati. Un corso sulla sicurezza sul lavoro per gli utenti di un’azienda metalmeccanica deve essere radicalmente diverso da quello degli utenti di un’azienda leader nel settore dell’editoria. 

  1. Aumento del ROI

Percorsi creati ad hoc garantiscono che l’esperienza e gli obiettivi formativi siano in linea con gli obiettivi del corso, aumentando notevolmente il rendimento rispetto a percorsi standard. Inoltre, spesso le piattaforme di e-learning includono la possibilità di monitorare i risultati degli studenti, quindi del ROI stesso. 

  1. Armonizzazione delle competenze

Un corso formativo personalizzato può aiutare a ridurre il gap di performance tra due dipendenti. L’ID può rendere tutti “top performers”, perché rende la formazione flessibile e personalizzata per le necessità di ogni utente. 

  1. Diminuzione del compliance risk

Una formazione adeguata garantisce che i dipendenti siano sempre aggiornati sulle normative e le procedure aziendali, riducendo il rischio di non conformità e gli errori operativi.

  1. Programmi facilmente aggiornabili

Strutturare i materiali didattici all’interno di un framework, come una piattaforma LMS, consente di aggiornare facilmente i corsi, fornendo esperienze di apprendimento flessibili e continuamente aggiornate con le richieste del mercato.

Come fare Instructional Design per il Corporate Training: 3 tecniche

IBM, una famosa compagnia globale di tecnologia e consulenza, rappresenta un esempio eccellente di come le giuste tecniche possano migliorare la formazione aziendale. In passato IBM ha implementato delle simulazioni virtuali di vendita ed i risultati sono stati straordinari: la compagnia ha riportato un aumento del 10% nelle performance del team di vendita, con un conseguente incremento significativo delle entrate.

Questo ci fa capire che un design didattico ben studiato produce i risultati sperati. Implementare delle tecniche innovative è importante per ogni azienda che vuole migliorare l’efficacia della formazione dei suoi dipendenti. 

Ecco tre strategie didattiche che possono migliorare la formazione aziendale:

  1. Blended learning: un approccio formativo che combina l’insegnamento tradizionale frontale con l’e-learning. Questo permette agli studenti di beneficiare della flessibilità dell’apprendimento online ma anche dell’interazione sociale che avviene in aula, massimizzando i risultati dei dipendenti.
  2. Microlearning: suddividere i contenuti di apprendimento in piccole unità rende i contenuti più facilmente assimilabili e fruibili. Questi brevi moduli sono spesso accessibili tramite dispositivi mobili e permettono ai dipendenti di apprendere in modo flessibile e mirato.
  3. Gamification: utilizzare tecniche di design dei giochi per creare esperienze di apprendimento immersive, migliora la ritenzione delle informazioni e le performance degli utenti sia nell’apprendimento che sul lavoro.

Conclusione

L’Instructional Design rappresenta una delle più promettenti evoluzioni nel campo del digital learning per la formazione aziendale, capace di trasformare l’esperienza di apprendimento in qualcosa di più strutturato e orientato ai risultati. 

Noi di WhoTeach siamo convinti che un design della formazione curato e ben gestito sia una delle chiavi per rendere l’e-learning non solo più efficace, ma anche più coinvolgente per i partecipanti.

Grazie alla nostra esperienza e al nostro approccio innovativo, siamo in grado di creare percorsi formativi su misura per aziende, scuole e istituzioni, aiutandoti a raggiungere i tuoi obiettivi di apprendimento in modo efficace e stimolante.

Per saperne di più o prenotare una consulenza con uno dei nostri esperti puoi contattarci all’indirizzo info@whoteach.it o cliccando qui!

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